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domenica 7 aprile 2013

La vita è come una scatola di cioccolatini,non sai mai quello che ti capita.[Forrest Gump]

Sappiamo tutti cosa è successo ieri. Nessuno si sarebbe mai aspettato una tale tragedia, nessuno si aspetta mai che oggi potrebbe essere il tuo ultimo giorno, il tuo ultimo istante, nessuno se lo aspetta e nessuno vuole pensarlo, eppure tutto ciò accade.
Riflettevo, solo, davanti allo schermo, mentre tutto mi scorreva davanti, riflettevo sulla vita, del fatto che sia alternata tra felicità e tristezza e che la fase della tristezza è quella che sembra più lunga e traumatica, pensateci un attimo, si ha sempre la sensazione che le cose “non stiano andando per il verso giusto”, è un nostro clamoroso errore di valutazione, ammettiamolo, lo ammetto anche io.

La vita, quattro lettere, infiniti significati, un sorriso è vita, un battito di ciglia è vita, un respiro è vita, piccole cose che facciamo ogni istante e che sottovalutiamo perché oramai abbiamo perso il senso della vita e tutto ciò ci sembra banale e scontato, ogni vita ha il suo di senso e lo scegliamo noi, siamo noi gli artefici del nostro destino.
Dobbiamo assolutamente, in questo mondo materialista dai valori smarriti, riportare la nostra Vita al primo posto, mi viene in mente D'Annunzio che ha fatto della sua vita un opera d'arte, facciamolo anche noi, la nostra vita ha un valore inestimabile rendiamo un opera d'arte e poi diciamolo chiaramente, senza vita che speranza abbiamo? Nessuna, e allora teniamocela stretta e custodiamola gelosamente.
Un pensiero a tutti quei giovani che hanno perso la Vita, alle loro famiglie e agli amici.


Benito

1 commento:

  1. bravo Benito, pensieri e parole da ragazzo maturo. Ma quanti della tua età capiscono realmente il significato di "vita", quanti capiscono quello che passa nel cuore di noi genitori quando vi vediamo superficiali nei confronti di questa "vita" e degli sforzi e dei tanti sacrifici che siamo costretti a fare per rendervela quanto più agiata possibile. E' ora di svegliarsi, di smetterla con le lamentele, di rendersi conto del momento politico, economico e culturale che stiamo attraversando. Bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare, se è il caso combattere, per la "Vostra Vita" per il Vostro futuro, perché possa essere dignitoso così come lo è stato per noi grazie agli sforzi fatti dai nostri genitori che sono riusciti a risollevarsi, con tanta tenacia e carattere, dalle macerie del dopoguerra.
    Nella speranza che Voi ragazzi non prendiate questo mio piccolo sfogo come una "patetica" paternale ma come sprone per superare, con la forza che vi appartiene, questo periodo di "guerra" senza regole.
    Un abbraccio a tutti voi
    Massimo Messina

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